Antonio Fogazzaro Piccolo mondo moderno 

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buto di omaggi altrui! Anche a lui assente avrebbe potu-
to offrirli con gioia, senza la lettera dolorosa. Così,
quelle lunghe ore non le avevano dato che fatica e tedio.
Mai la gente non le era parsa tanto sciocca e falsa, mai
non si era parsa tanto sciocca e falsa ella medesima. Il
fragore del tuono, i fruscii delle frondi, l occhieggiare
continuo dei lampi la ristoravano, con la sincerità loro,
di tanto simulare e veder simulare. E piacevano a lui!
Dio, che le aveva detto Bassanelli? Suo padre! In passa-
to ella ne avrebbe sorriso; ma ora! Incominciò a piovere
quietamente, silenziosamente. Si ritrasse dal balcone,
Letteratura italiana Einaudi 221
Antonio Fogazzaro - Piccolo mondo moderno
aperse il cassetto dello scrittoio. La lettera era lì, presso
la teca di argento dove Jeanne custodiva le altre di lui, il
suo tesoro. Ne soleva rileggere qualcuna ogni sera, e il
profumo di héliotrope che usciva dal cassetto aperto le
ridiceva le parole dolcissime a cui era solita di ritornare.
Oh non questa sera! Questa sera gli occhi suoi ritorna-
rono alle parole tristi.
«... quando udii per un momento suoni fievoli di
campane grandi che parevano incommensurabilmente
lontane. Venivano dall alto e non so dire la impressione
che facevano in quel gran buio, in quel gran silenzio.
Stetti in ascolto con la mano all orecchio, trattenendo il
respiro. Non udii più niente. Ossia, udii una voce vicina
dire nel dialetto del paese: «I campann de Püria . Era il
custode della casa, il sindaco di Albogasio. Pensai che si
fosse annoiato di aspettarmi, gli dissi che poteva andarsi
a coricare. «C è qui la Leu , dice. «La Leu? faccio io.
«A quest ora? - «Ma , dice, «è un po !... e compie la
frase sorridendo, col solito gesto della mano alla fronte.
«È un pezzo dice, «che va dietro a domandarmi
quando viene e quando viene perchè ha da dirgli delle
cose, delle cose vecchie e io domando cosa sono e lei ri-
sponde che non le può dire a nessuno, ma io, già credo...
eh! Gli diedi l ordine di condurmela. Poco dopo udii la
voce della Leu: «Avete capito che non dovete star qui,
voi? Avete capito che non dovete stare ad ascoltare?
Eh? Avete capito? . Infatti il sindaco se ne andò riden-
do.
«La povera vecchia incominciò con offrirmi un cane-
stro di prugne verdi e poi mi fece un mondo di ciarle
sulla buona salute mia e sulla cattiva salute sua, sul desi-
derio, che la tormentava, di vedermi e sulla paura di mo-
rire prima ch io venissi, sulla malignità de suoi parenti e
anche del Tognin, il custode, che la credono mentecatta.
Si commosse, ricordando, come sempre me lo ricorda, il
caffè che aveva portato a mio padre proprio lì dove sta-
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Antonio Fogazzaro - Piccolo mondo moderno
vamo, la notte ch egli venne segretamente da Lugano,
per la montagna, e trovò la mia povera sorellina morta.
Io non pensavo che avesse cose nuove a dirmi, suppone-
vo che finisse col domandarmi qualche soccorso e mi fe-
ci raccontare da capo tante cose dei miei genitori che
sempre mi fa piacere udire da lei, la condussi a ripetere
certo suo discorso abituale: «Lü l è on bel scior e on bon
scior, ma i Soeu vecc i eren bej e bon al doppi . Final-
mente mi disse che aveva paura di venire sgridata dal
Tognin se si fermava troppo e che doveva darmi la cosa,
per la quale era venuta.
«Qui cominciò a parlarmi di quel che accadde in casa
mia negli ultimi giorni della malattia di mia madre e nei
primi giorni dopo la sua morte, avvenuta il 26 gennaio
1862 per una polmonite presa al cimitero, di ritorno da
una corsa al villaggio nativo, Castello, soffiando la breva.
Secondo la Leu ci sarebbe stato allora qui un vero sac-
cheggio. La casa era sempre piena di gente e chi pigliava
una cosa e chi ne pigliava un altra. Mio padre era morto
due anni prima, io avevo poco più di due anni. Venne
da Brescia un incaricato di mia nonna, chiuse la casa,
nominò un custode, il padre di Tognin, e mi portò via.
«La Leu pretende avere avuto in dono da questo in-
caricato i mobili della sua camera da letto e un vecchio
tavolino ch ella giura e spergiura esserle stato promesso
dalla povera mamma. In questo tavolino trovò un gran- [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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